Estetica
Il concetto di estetica varia molto da nazione a nazione, in base alla cultura ma anche al periodo storico che viviamo.
Nel Giappone antico c’era una pratica, chiamata Ohaguro, che consisteva nel dipingersi i denti incisivi di nero o marrone, da parte delle donne delle famiglie ricche borghesi.
A livello antropologico sono stati rinvenuti dei teschi appartenenti ai Maya, che presentavano dei piercing di giada incastrati negli incisivi superiori, questo però aveva probabilmente delle spiegazioni rituali ben precise e ben distanti dai parametri estetici che oggi intendiamo.
Nel nostro mondo occidentale l’estetica dentale è interpretata diversamente a seconda dei posti. Alcuni desiderano dei denti tutto uguali e bianchissimi (come in America) altri invece prediligono copiare una armonia più naturale, anche come tinta.
I nostri denti naturali, in una bocca sana e bella non sono bianchi come un “lavandino”, hanno delle precise sfumature cromatiche, tinte che variano con l’età’ (usura e consumo dello smalto).
Tuttavia quando non ci sentiamo a nostro agio con il sorriso possiamo intervenire con due metodiche:
- lo sbiancamento dentale
- le faccette in ceramica
Sbiancamento Dentale
Possiamo agire in due modi. Una tecnica prevede l’utilizzo di apposite mascherine che vengono allestite in laboratorio su modelli della bocca del paziente ricavati con apposite impronte.
Queste mascherine (che poi il paziente potrà usare in futuro per eventuali richiami della tecnica, es dopo un anno o due) andranno indossate durante la notte dopo averle caricate con un gel a base di perossido di carbammide.
L’ossigeno che si libera andrà ad agire sui pigmenti che determinano la colorazione dei denti.
Questa tecnica è da applicare prima su una arcata e poi sull’altra così il paziente può constatare, già dopo due tre notti, il cambiamento cromatico anche confrontandolo con l’arcata antagonista.
L’altra metodica è l’applicazione di un gel sbiancante in studio, alla poltrona, con la sua attivazione grazie ad una apposita lampada. In questo modo il paziente vede già il risultato nell’immediato. Questa seconda via ha una durata nel tempo minore della prima e può anch’essa, essere ripetuta.
È solo un vezzo estetico? Abbiamo visto molte persone cambiare il proprio atteggiamento psicologico perché si sentono più sicure di se’, più a loro agio.
Avere un bel sorriso è un buon biglietto da visita in questa nostra società, riteniamo che questa metodica abbia quindi un buon rapporto costo beneficio, per stare meglio con se stessi.
Tutto ci’o’ che ci fa ridere di più è ben accetto!
Si può fare sempre?
Bisogna valutare con attenzione se si può applicare nel tuo caso, perché il parametro fondamentale è la tinta di partenza. Denti che abbiano una colorazione sul giallo o simili sono facilmente sbiancabili, quelli invece che tendono al grigio non beneficiano di questa metodica e si dovrà optare per altro.
Ci sono controindicazioni? Il dente ne risulta indebolito?
No, il trattamento non indebolisce il dente ma ci potrà essere una sensibilità diffusa, del tutto reversibile, che possiamo contrastare con l’uso di dentifrici appropriati.
Un’ eventuale irritazione gengivale, per una quantità eccessiva di gel applicato, è anch’essa reversibile e non deve preoccupare.
E se io avessi un solo dente scuro, perchè devitalizzato in precedenza?
Un dente devitalizzato tende a diventare scuro. Possiamo applicare la tecnica dello sbiancamento interno, ovvero preparare un alloggiamento all’interno del dente dove mettere poi del gel sbiancante ad altissima concentrazione. Ovviamente questa metodica deve essere praticata dal dentista dopo aver valutato, con molta attenzione, che la devitalizzazione sia stata accuratamente eseguita.
Agisce anche sui denti incapsulati o sulle otturazioni già presenti ?
No, bisogna porre molta attenzione a questa domanda. Il gel agisce solo sui denti naturali. Quindi se ci sono delle otturazioni (soprattutto sui denti anteriori), bisognerà mettere in conto di doverle rifare perché è possibile che alla fine del trattamento, avendo ottenuto una colorazione diversa di base sui denti, queste siano troppo visibili e quindi risultino “brutte”.
Lo stesso discorso è da considerare sulle eventuali corone in ceramica presenti, potrebbero risultare troppo visibili rispetto alla dentatura naturale sbiancata. Bisogna quindi fare una attenta valutazione con il dentista!
Faccette in Ceramica
Quando un paziente presenta il gruppo dei denti incisivi brutti, spezzati da trauma, con enormi ricostruzioni anti estetiche o con spazi larghi fra di loro (diastemi) o ancora con una tinta di base che non può essere corretta con la metodica dello sbiancamento, allora possiamo usare questa metodica.
Si procede con foto, con dei modelli ricavati da impronte della bocca del paziente, sui quali verrà fatta una ceratura in laboratorio seguendo i criteri che il paziente vuole correggere.
Questo procedimento si definisce mock-up. Da questo facciamo un provvisorio in resina, una sorta di mascherina, che viene “incastrata” sui denti del paziente e che ci consente di fargli vedere come sta, senza però ancora lavorare su di essi.
“Indossandolo” per una settimana potrà poi dirci se gli piacciono le forme, le dimensioni e così via.
In questo modo quando faremo le preparazioni sui denti (che andremo a proteggere con dei provvisori della stessa forma della mascherina) e la successiva impronta definitiva, siamo sicuri di quello che il nostro tecnico dovrà realizzare.
Una volta che le faccette in ceramica sono pronte andremo a cementarle con una tecnica adesiva particolare. Quando i manufatti sono attaccati ai denti ne entrano a far parte in modo definitivo. Questa metodica ci consente di arrivare a risultati estetici eccezionali.